Leggere ad alta voce è un piacere che permette al lettore di vivere più intensamente una storia scritta.
La complessità della lettura ad alta voce è insita nella necessità di far sembrare parlato un testo che non è parlato, e di far sembrare pensata in quel momento una sequenza in realtà meditata lunga-mente, e della quale, il più delle volte, non si è nemmeno autori. Il lettore ad alta voce si trova nella doppia veste di destinatario nei confronti dell’autore (la lingua è scritta) e di emittente nei confronti degli ascoltatori (la lingua è parlata). È un medium del messaggio, che prima deve comprendere, e poi far comprendere. Comprendere un testo significa riuscire a calarsi nei panni dei personaggi e nelle loro vicende, provare le emozioni che l’autore suggerisce, sapersi muovere nei luoghi descritti e nel periodo preciso in cui i fatti acca-dono. Fare proprio un testo significa innanzitutto emozionarsi, e poi emozionare, attraverso la voce, il respiro, la mimica, lo sguardo, la conoscenza del testo e dell’autore, del pubblico, di se stessi…
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