racconto di Camilla De Montis
Mi guardai allo specchio dopo le ripetute esortazioni di mia madre e, mio malgrado, mi ritrovai a darle ragione.
Ero un mostro, ma non lo stesso mostro che vedeva lei. Per mia madre ero grassa come una scrofa, una mongolfiera piena di lardo. Mi guardava e vedeva se stessa.
Ero un mostro, sì, ma fatto di sole ossa. Ed era tutta colpa sua.
Fin da quando ho memoria, mia madre mi ha sempre costretta ad una dieta drastica, fatta per la maggior parte di lunghi digiuni. Mi ha sempre confezionato da sé gli abiti, cucendoli di una taglia in meno, di modo che questo mi spingesse a dimagrire ancora e ancora.
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