Fahrenheit 365 è un cantiere di scrittura, nel senso che si sa quando si comincia, ma non si sa quando finisce. L’anno accademico inizia a ottobre e termina a luglio, ma si può iniziare in qualunque momento. Il Cantiere non chiude mai: nei mesi estivi si lavora a...

Master of Tales

Master of Tales è il primo gioco di carte ispirato ai principi della scrittura creativa. Lo scopo è quello di scrivere il racconto migliore ed essere proclamato Master of Tales.
Realizzato da Giorgio Binnella e Debora Fanti.




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Racconto vincitore del contest numero 0: "La scelta", di Marina Piras.

Sono qui in cima alla torre. Guardo la pianura. Aspetto. Arriveranno a sera, e si accamperanno fuori dalle mura. Certo, tu ora mi vedi così, con la tunica sdrucita, le membra stanche, gli occhi spenti, ma io ho una storia, sai. Vengo da lontano, dalle terre del fuoco che muore. Le conosci? In quelle terre il sole giallo si vede poco, mentre il sole bianco non tramonta mai. Le lune stanno ferme nel cielo, qui, quella rosa e quella blu. Sì, è tutto diverso, lì. Le rocce si spaccano, e si vede il fuoco dentro di loro. E la gente è come le rocce. Gente scura, con l’anima rovente. Sono andato via dopo la guerra, ho abbandonato il mio paese, ma il mio paese mi aveva già abbandonato. Gli uomini non credevano più in me, dopo la guerra, non mi hanno perdonato il sacrificio della città di Ixos. Ma era necessario, per poter trovare il tempo di organizzare le difese. Ci siamo riusciti, è vero, ma il prezzo è stato alto. Sono un barbone, ormai, ho abbandonato la mia patria e la mia patria ha abbandonato me. Guarda oltre le mie vesti sdrucite, i miei capelli bianchi, il mio corpo ormai vecchio. Sono un barbone, ma ero un re. Il viaggio per arrivare fin qui è stato lungo e faticoso, e ora anche i miei nemici sono qui. Povera la mia terra, e povero me. Ho attraversato mari e terre, avuto freddo e avuto sete, e sono finalmente arrivato. E ora arrivano anche loro. Lo hai sempre saputo, che ero re? Hai visto il re in questi stracci. Accendi la torcia, mia cara, con questo fiammifero. Staremo qui fino a quando arriveranno, perché io sono certo che arriveranno. Staremo qui, nella stanza in cima alla torre. L’ho sognato, e più di una volta. Sempre lo stesso sogno. Siamo nella torre, io e te, e loro sono accampati fuori dalle mura. E tu mi fai promettere di ucciderti, se non ci sarà scampo o anche subito, per la paura dell’orrore a venire e che tu già prevedi. E io prendo in mano il cuscino di piume, e mi avvicino al tuo letto, per spegnere il tuo respiro, e… Non vedo mai la fine, mia compagna. Forse perché sei la mia forza, e io non potrei mai porre fine alla tua vita. Hai sentito pure tu nell'aria, nel vento, il loro arrivo, vero? E ora sei qui, donna senza volto e senza tempo. Sei qui perché sai che quando arriveranno, tutti noi dovremo scegliere se vivere per la patria o morire per essa. Non  è la mia patria, come non è la tua. Ma è la patria che abbiamo scelto, ora e qui. Gli avversari non hanno pietà. Non vogliono le terre e le ricchezze, vogliono il nulla e il nulla lasciano dietro di loro. E io non posso più accettarlo, amica mia, non dopo una vita di abbandoni. Sarai con me? Le mie forze, la tua magia e l’anima di questo popolo che crede in un barbone e una veggente. Guarda le torce all'orizzonte. Arrivano. Il popolo è preparato ormai. Domattina tutto inizierà o tutto finirà. Sarai con me?
Cagliari 28 luglio 2015


2 commenti:

  1. Bello il racconto.
    Come immagine assocerei LA LUNA BLU SU GLASTONBURY TOR NEL SOMERSET IN INGHILTERRA....ma forse il luogo più adatto sarebbe in un lontano Egitto....
    racconto che fa sognare....complimenti!

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  2. Marina ne sa scetti, ma aspetta che al prossimo incontro le frego il titolo! Io però voglio essere la princess of tales :-D

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