Fahrenheit 365 è un cantiere di scrittura, nel senso che si sa quando si comincia, ma non si sa quando finisce. L’anno accademico inizia a ottobre e termina a luglio, ma si può iniziare in qualunque momento. Il Cantiere non chiude mai: nei mesi estivi si lavora a...

Parole sulle quali meditare

(6) Uno degli obblighi principali, in un racconto, è quello di dare al lettore un senso immediato di sicurezza. Ogni frase dovrebbe essere un cartello indicatore, e non mandare mai fuori strada (se non intenzionalmente): il lettore deve sentire che può fidarsi delle loro informazioni.
Edith Wharton

(5) L’artista non dev'essere giudice dei suoi personaggi né di ciò che essi dicono, ma solamente un testimone spassionato. Formulare un apprezzamento sarà cosa dei giurati, cioè dei lettori. Io debbo cercare solamente d’aver talento, cioè di saper distinguere le deposizioni importanti da quelle non importanti, di saper lumeggiare le figure e parlare il loro linguaggio.
Anton Čechov

(4) La maggior parte dei principianti stipa nei suoi lavori il doppio del materiale  necessario: avvenimenti accidentali, episodi minori, sorprese e contrarietà. La riluttanza nello scavare abbastanza profondamente all'interno di un soggetto, conduce all'abitudine indolente di decorare la sua superficie.
Edith Wharton

(3) L’obiettivo di qualsiasi opera d’arte è la trasposizione della carica emotiva; il talento è il dono di comunicare quell'emozione.
James Joyce

(2) Correggendo lo studio di un allievo, il pittore russo Brjulov lo ritoccò in alcuni punti, e quel disegno squallido e senza vita subito divenne vivo. “Ecco. L’avete ritoccato un pochino, e tutto è cambiato”, disse l’allievo. “L’arte comincia là dove comincia quel pochino, rispose Brjulov, enunciando con queste parole la caratteristica più saliente dell’arte.
Leone Tolstoj


(1) Molta gente presume che l’artista riceva, all'inizio della sua carriera, ordini misteriosi ed ermetici chiamati “Ispirazione”, e che poi non debba far altro che lasciarsi trasportare da quegli impulsi supremi. L’ispirazione arriva, sì, agli inizi di ogni creatore, ma più spesso assomiglia a un neonato indifeso, balbettante e malfermo sulle gambe, che dev'essere guidato e istruito; e il principiante, per tutto il tempo in cui alleva il suo dono, è facile che lo usi in maniera sbagliata.
Edith Wharton

6 commenti:

  1. "CECI N'EST PAS UNE PIPE" (Renè Magritte)

    - L' arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
    (Paul klee)
    - L'occhio segue le vie che nell'opera gli sono state disposte. (P. Klee)
    - Alla radice, scrittura e immagine sono una cosa sola. (P. klee)
    - Dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o scriva io
    perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie. (Dino Buzzati)
    - "Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto..."
    (J. Austen)
    - "Ogni libro è un giardino. Beato colui che lo sa piantare e fortunato colui che taglia le sue
    rose per darle in pasto alla sua anima". (Federico Garcia Lorca).
    - La lettura per l'arte dello scrivere è come l'esperienza per l'arte di vivere nel mondo, e di
    conoscere gli uomini e le cose..." (Giacomo Leopardi)

    .... e la meditazione diventa veramente "infinita"...

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  3. UN ROMANZO E' UN APPARECCHIO COMPLICATO

    All'origine dei testi narrativi che ho scritto finora (romanzi e racconti), ci sono sempre due elementi connessi tra loro: un'immagine (che forse è la prima cosa che nasce, e che potrei anche chiamare "visione"), e una struttura. che non è altro che il disegno, o pianta, di ciò che sarà quel delicato meccanismo costituito dal testo. Credo che una genesi simile sia piuttosto frequente: uno tra i miei scrittori preferiti, Georges Perec, prima di scrivere "La vita: istruzioni per l'uso", immaginò un edificio parigino a cui era stata tolta la facciata; in seguito ideò la complessa struttura del libro, derminata essenzialmente da questa prima immagine...
    (Maurizio Salabelle pubblicato in "Martin Eden")

    "... I Iibri che vale la pena di leggere non sono quelli "ancora attuali" o che parlano di noi": sono quelli che hanno il meccanismo più ricco, complesso, misterioso e il cui funzionamento appare più semplice. L'unico modo per cercare di scoprirne il segreto è accostare le loro copertine all'orecchio e ascoltare il ronzio delle parti in movimento."
    (Maurizio Salabelle "La scatola di Minsk)

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  4. TALENTO MUSICALE

    "L'Ulisse è un libro scritto da qualcuno che doveva diventare tenore (Joyce quando abitava a Trieste), uno che aveva imparato a trasmettere sulla pagina ciò che i musicisti chiamano "orecchio interno", al di là del senso oggettivo delle parole. In effetti se facessimo il calcolo di quante cantate spuntano nell'Ulisse ogni poche pagine, vedremo un ventaglio di citazioni canterine che sono la spina dorsale Joyciana per scavalcare tutti i discorsi e intendersi con diversi richiami musicali: dall'opera lirica alla filastrocca oscena da un canto gregoriano ("GLORIA IN EXCELSIS DEO") al rumore della carrozza del vicere che passa su un lungo fiume ("CLAPCLAP, CRICLAP") dai nursery rhymes a una poesia tedesca sul canto delle sirene ("VON DER SIRENEN LISTIGKEIT..") dal verso del cuculo ("CUCU'! CUCU'") al FIORE DI SIVIGLIA (opera lirica) dalle battute per tenere il ritmo d'una pagina ("TUM TUM") a quelle di altri suoni ("PFLAAAP! PFLAAP! PLAAAAP"), alla cantata mozartiana, ricorrente nei pensieri di Mr Bloom: "Vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor", e così via.
    (dalla prefazione di Gianni Celati a ULISSE di James Joyce)

    ...l'importante è seguire il ritmo...

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  5. - Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
    (Sant' Agostino)
    - Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto
    (Benjamin Disraeli)
    - Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare
    in una realtà inesplorata che sembra un sogno
    (Guy De Maupassant)

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  6. - Gli uomini viaggiano per vedere più chiaramente il posto da cui provengono
    (Bill Holm)
    - Il modo migliore per cercare di capire il mondo è vederlo dal maggior numero possibile di
    angolazioni
    (Ari Kiev)
    - Non ci sono terre straniere. E' solo chi viaggia lo straniero.
    (Robert Louis Stevenson)

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