Fahrenheit 365 è un cantiere di scrittura, nel senso che si sa quando si comincia, ma non si sa quando finisce. L’anno accademico inizia a ottobre e termina a luglio, ma si può iniziare in qualunque momento. Il Cantiere non chiude mai: nei mesi estivi si lavora a...

A maggìa

racconto di Maria Grazia Grosso

“Tuo padre è morto, Vincè”. Sono ancora in ufficio, quando ricevo la telefonata.
Mentre ripongo la cornetta, infilo le mani in tasca in cerca del mio amuleto e mi ritrovo bambino.
La mia pelle era scura, dove vivevo c’era molto sole e poca acqua per lavarsi. Avevo grandi occhi per la voglia di guardare il mondo. Ero scalzo anche d’inverno e i miei giochi erano palle fatte di giornale. Cacciavo fringuelli e mi arrampicavo sugli alberi.
Accompagnavo mio padre ovunque per imparare i mestieri e per sostenerlo nel caso ne avesse avuto bisogno. Non mi pesava. Amavo mio padre, uomo buono capace di parole piene di luna, di sorrisi caldi di sole, e carezze morbide come il pane.
Quella mattina piovosa e fredda, partimmo per andare dalla Signora.
“Trasite, trasite”. Una voce roca ci invitò ad entrare in una stanza.

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