di Maria Grazia Grosso
C’era una volta una fata, il suo nome era Paulina.
Aveva cominciato così la sua favola, sul quaderno con copertina rigida che gli regalò la nonna per Natale. Voleva fare la scrittrice, da grande.
Appuntava su quel quaderno qualsiasi cosa vedesse e le facesse venire in mente una nuova storia.
Paulina viveva in un paese della Romania. Salonta. Aveva quindici anni e andava a scuola. Guardava la TV, leggeva e scriveva. La sua vita da giovane fata in crescita era stata, però turbata, qualche anno prima.
Molte fabbriche chiusero dopo la caduta del regime comunista e suo padre perse il lavoro. Si arrangiava con lavoretti saltuari, ma ormai capitava sempre più spesso che si saltassero uno o più pasti in casa.
Nessun commento:
Posta un commento