Fahrenheit 365 è un cantiere di scrittura, nel senso che si sa quando si comincia, ma non si sa quando finisce. L’anno accademico inizia a ottobre e termina a luglio, ma si può iniziare in qualunque momento. Il Cantiere non chiude mai: nei mesi estivi si lavora a...

La mia ragazza

Racconto realizzato per "Sinestesie creative", laboratorio tenuto dal Cantiere per "Paratissima Cagliari - onde d'arte" tenutasi al Lazzaretto dal 5 al 7 agosto (2016).


La mia ragazza - testo di Stalyn J. G.

Excavation: che strano titolo! Chissà cosa voleva comunicare l’autore quando l’ha dipinta. È una grande tela circondata da altre 4 più piccole. Sembra una finestra aperta verso un futuro distopico, un futuro del quale dovrò fare parte. A distanza, l'opera appare confusa, ma man mano che mi avvicino, noto sempre più dettagli: un uomo di spalle, parole e numeri scritti in piccolo. L'inchiostro nero è molto drammatico, trasmette un messaggio di abbandono, di un futuro difficile: forse però c'è ancora speranza, o forse sono io a volercela vedere.
Sono affascinato dall'opera. Qualcosa mi trattiene davanti ad essa. La osservo con attenzione. Ogni volta noto qualcosa di nuovo e non riesco a staccarle gli occhi di dosso. Mi sembra di essere dentro la tela. Sono io quell'uomo di spalle, a prua della nave.
Decido di prendere carta e penna e inizio a scrivere. Mi accorgo che il battito cardiaco è più rapido, ho il respiro affannato e mi sudano le mani. Non ho mai provato niente di simile prima d’ora. Non decido io cosa scrivere, è la mano a fare tutto. Io sono solamente uno spettatore. E’ un’esperienza incontrollabile, primitiva e intima.
Ora che ho finito di scrivere mi sento più rilassato, l’ansia è sparita, respiro tranquillamente e non mi sudano più le mani. Prendo un respiro di sollievo. In poco tempo ho provato emozioni molto forti e scoperto cose che non sapevo di avere dentro di me. E’ il potere dell’arte: conquista le persone da migliaia di anni, le porta a spendere milioni di dollari per un dipinto o a dedicare tutta la propria vita ad essa. Mi sono innamorato e voglio parlare a tutti di lei. Solo che “lei” non è una ragazza, ma una tela, e si chiama Excavation.

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